Da qualche anno a questa parte la parola marketing automation è sulla bocca di tutti. È infatti grazie al marketing automation che possiamo velocizzare e semplificare la gestione di un processo di marketing in maniera automatica o quasi. Una volta impostato il nostro flusso di azioni, queste verranno attivate al verificarsi di una o più condizioni da noi stabilite (una scadenza temporale, il raggiungimento di un certo numero di clic, l’apertura di un link, la compilazione di un form, ecc). Gli ingredienti per realizzare una campagna di marketing automation sono tre, ma possono aumentare a seconda della complessità della campagna stessa. La sequenza prenderà il nome di funnel, un termine che richiama il concetto di “tunnel” dentro il quale “far cadere” i potenziali clienti. Per un marketing automation di successo avremo bisogno di questi elementi:
– Una pagina di partenza, sotto forma di post, landing page o semplice pagina statica. Anche il carrello di acquisto può essere considerato una pagina di partenza: il cliente verrà inserito nell’automazione se compra il prodotto ma anche, ad esempio, se abbandona il carrello. Questa pagina di partenza ha il compito di spingere l’utente al compimento della prima mossa, quella che attiverà il funnel e quindi l’automazione. Di solito si tratta di compilare un modulo (o form) lasciando il proprio nominativo e indirizzo email, o numero di telefono, ma può trattarsi anche di acquisto di un prodotto. Per incentivare questa mossa, al di là del caso dell’ecommerce, possiamo usare diverse risorse (in gergo lead magnet), come ad esempio un ebook o un video riservato, risorse che diventano accessibili solo a iscrizione avvenuta.
– Una sequenza di email, predisposte già in anticipo e organizzate in maniera progressiva, dalla prima all’ultima, con eventuali varianti e percorsi collaterali dedicati agli utenti che manifestano certi comportamenti (clic inferiori alla media, tasso di apertura di email elevato, risposta diretta all’email o all’SMS e così via). Per dare corpo e sostanza alle email o ai messaggi inviati per telefono, è fondamentale creare contenuti coinvolgenti e accattivanti, come articoli di approfondimento, podcast audio o video originali. Tutto questo materiali conferirà spessore al funnel, aumentando il potere persuasivo delle comunicazioni inviate e di conseguenza le chance di conversione dell’utente.
– Un obiettivo a cui rimandare, perché breve o lungo che sia, il funnel deve concretizzarsi in un punto di arrivo. Può essere l’acquisto di un prodotto più costoso rispetto al primo (up-selling), come può essere la prenotazione di un tavolo o di una camera d’albergo, o ancora l’iscrizione a un circuito, il download di un software, il sostegno a una certa causa… gli esempi e le ipotesi sono infinite: l’importante è che il marketing automation sottoponga agli iscritti la soluzione ai loro problemi, o quantomeno il valore aggiunto in grado di migliorare la loro vita o il loro lavoro. Che poi si tratti di un tavolo in marmo, di un orologio da taschino o di un biglietto aereo poco cambia.
DA 4DEM A CANVA: GLI STRUMENTI PER CREARE UN FUNNEL
Ora che hai capito in cosa consiste un funnel e come si sviluppa un progetto di marketing automation, non ti resta che scoprire quelli che sono gli strumenti per realizzare la tua prossima campagna. Come puoi immaginare in rete esistono infiniti software, che variano in base a parametri come la qualità, il prezzo, le funzionalità, ecc. Non parliamo solo di programmi dedicati esclusivamente alla campagna di marketing automation in sé e per sé: parliamo anche di strumenti che contribuiscono alla creazione di contenuti più performanti, a partire dai video per arrivare alle grafiche da inserire nelle email. Inutile dire che possiamo accontentarci di una sequenza di email o SMS di puro testo, ma è altrettanto ovvio che aggiungere video o altri contenuti multimediali aumenterà al massimo il coinvolgimento degli iscritti (clienti potenziali o acquisiti che siano). Quali sono dunque questi strumenti? Ecco una classifica dei principali:
– 4DEM: IL SOFTWARE DI MARKETING AUTOMATION
Fra i tanti software per la creazione e l’invio di una campagna di marketing automation, un nome da tenere presente è quello di 4DEM, piattaforma italiana (la sede è a Torino) che raccoglie in un’unica suite le molteplici funzionalità per gestire un funnel di digital marketing. Tutto ciò che serve per comunicare, coinvolgere e convertire l’utente è reso possibile grazie a strumenti avanzati come il page builder (editor dei messaggi email con drag & drop), i form & pop-up, le email transazionali, la profilazione degli iscritti… Le tariffe variano per venire incontro alle esigenze di chiunque, con piani in abbonamento a partire da 19 euro al mese (fino a 12.000 invii al mese). Per chi vuole provare il servizio è prevista anche l’opzione freemium, che include fino a 400 email al giorno, numero di contatti illimitati, una lista statistiche basic e supporto via ticket per il primo mese.
Qui puoi registrare il tuo account freemium 4DEM per la prova gratuita
– CANVA: IL PROGRAMMA PER GRAFICHE DI IMPATTO
Predisporre i contenuti di un funnel significa ideare i testi, ma soprattutto prendersi cura delle grafiche e dei contenuti multimediali (compresi i video, v. il prossimo punto). Il lato visual di una comunicazione, sia essa in forma di email o anche SMS nel momento in cui inseriamo link che rimandano a pagine o post, è ciò che l’utente nota prima e con maggiore forza. Difficile colpire nel segno con email di solo testo o di sole immagini: è il giusto mix di elementi che desta l’interesse del potenziale cliente. Canva rappresenta in questa prospettiva uno strumento essenziale per la preparazione di grafiche, copertine social, brochure digitali e quant’altro, con tanti modelli già preconfigurati da personalizzare come si desidera. Anche qui, nei limiti delle funzionalità base della piattaforma, l’iscrizione è gratuita.
– ADOBE PREMIERE PRO: LO STRUMENTO PER CREARE VIDEO
Nell’ipotesi in cui si vogliano inserire nella propria sequenza di email uno o più video, occorre per forza di cose avvalersi di un programma professionale per l’editing e l’esportazione del video stesso. Fra i tanti, uno dei migliori è senza dubbio Adobe Premiere Pro, tool completo con licenza a partire da 25 euro al mese. Il software non è dei più intuitivi, perché le funzionalità che racchiude sono veramente numerose e non sempre è facile riconoscere il ruolo delle icone o il percorso per compiere una certa attività. Ciò non toglie che con questo programma si possano montare video di qualità addirittura cinematografica, da soli e con un normale PC portatile. In una fase come questa in cui il video è diventato il contenuto preferito soprattutto dalle giovani generazioni, Adobe Premiere Pro può sicuramente dare una marcia in più alla tua campagna di marketing automation.
– GOOGLE SEARCH CONSOLE: IL TOOL DI MONITORAGGIO
Fermo restando che le statistiche di un funnel vengono monitorate, tipicamente, tramite la dashboard dello strumento di automation marketing (compreso ad esempio 4DEM), è anche vero che per avere un quadro completo di ciò che accade nel nostro sito web o nel nostro ecommerce, dobbiamo controllare le metriche di Google Analytics, o meglio ancora di Google Search Console. Questa suite, messa a disposizione a titolo gratuito da Google per tutti i proprietari di un dominio attivo, consente il monitoraggio di parametri come il tempo di permanenza dell’utente, la frequenza di rimbalzo, il paese di provenienza, le pagine più visitate e tanto altro ancora. Un aiuto prezioso per controllare ciò che accade dopo l’invio di ogni singola email o SMS e correggere il tiro.
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